Fahrenheit o Celsius - that is the question!
Temperature di servizio dei vini, la scala Fahrenheit, temperatura vino Celsius
13 dicembre 2014 / Sommelier
Chi nel mondo del vino lavora con una clientela di lingua inglese conosce la situazione. Dopo aver spiegato bene tutte le caratteristiche del vino, il lavoro del vignaiolo, l’annata e quant’altro, arriva la fatale domanda del cliente: «which serving temperature do you recommend»?
Nessun problema, mi direte, saper rispondere a tutte le domande che riguardano l’uso corretto del prodotto che il nostro cliente sta per acquistare fa parte del bagaglio professionale di un sommelier e di un addetto alle vendite in fattoria o in enoteca. Per orientarsi, molti usano la scala dell’Associazione Italiana Sommelier ma ce ne sono anche altre. Sulla temperatura di servizio dei vini ci sono, infatti, opinioni divergenti tra le varie scuole di sommelier in tutto il mondo e considerando che queste divergenze trovano spesso le loro motivazioni nella cultura di un paese, nelle sue condizioni climatiche e nelle varie tradizioni c’è poca speranza di arrivare un bel giorno ad una scala comune.
Il vero problema nascosto nella domanda sulla giusta temperatura di servizio del vino è però un altro. Finché abbiamo davanti un inglese, un australiano, francese o tedesco possiamo tranquillamente rispondere indicando i gradi in Celsius ma con i clienti americani non funziona perché loro sono gli unici – insieme a Belize - a usare ancora la scala di misura della temperatura inventata dal fisico tedesco Daniel Gabriel Fahrenheit nel 1742.
Secondo la scala Fahrenheit l’acqua si gela a 32°F mentre bolle a 212°F. Peccato che per chi venda vino invece di ghiaccio o thè questi due semplici punti di riferimento servano a ben poco. Allora non c’è niente da fare, se non vogliamo presentarci davanti al cliente con la calcolatrice del nostro cellulare (per convertire Celsius in Fahrenheit basta moltiplicare i gradi Celsius per 1,8 e poi aggiungere 32), dobbiamo memorizzare qualcosa in più, magari utilizzando la seguente tabella.
TIPOLOGIA Di VINO | CELSIUS | FAHRENHEIT |
Spumanti secchi | 4 - 6 °C | 40 - 43°F |
Spumanti dolci e vini frizzanti | 6 - 8°C | 43 - 47°F |
Vini bianchi giovani e vini rosati | 8 - 10°C | 47 - 50°F |
Vini bianchi strutturati ed evoluti, vini passiti e liquorosi bianchi | 10 - 12°C | 50 - 54°F |
Vini rosati strutturati, vini rossi delicati e poco tannici | 12 - 14°C | 54 - 57°F |
Vini rossi di media struttura e tannicità, vini passiti e liquorosi rossi | 14 - 16°C | 57 - 60°F |
Vini rossi evoluti di grande struttura e tannicità | 16 - 18°C | 60 - 65°F |
Dati Celsius da AIS Editore, Il Mondo del Sommelier, Milano 2012, p.396.
Niente paura, come vedete, si può suddividere la scala comodamente in tre settori. In questo modo gli sparkling wines, i bianchi e i rosati giovani stanno nella fascia tra 40° e 50°F, mentre i bianchi strutturati, i passiti, i rossi leggeri o di media struttura stanno nella seconda fascia che va da 50° a 60°F. Rimangono poi nella terza da 60° a 65° F solo i grandi rossi e i ports. Questa tripartizione sarà un po’ grossolana ma ha il vantaggio di essere facile da ricordare quando il cliente vi chiederà «which serving temperature do you recommend»?.