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Fenile, Ginestra e Ripolo - vitigni autoctoni costa amalfitana

Viticoltura eroica, vitigni autoctoni costa amalfitana

31 January 2015 / Vitigni

 

Costa d'Amalfi Fiorduva Marisa Cuomo

Piacevolissima serata con gli amici AIS di Livorno. Tema della degustazione, una verticale (2011, 2009, 2008 e 2007) del Costa d'Amalfi Bianco Fiorduva , prodotto dall'azienda Marisa Cuomo.

L’azienda, fondata nel 1980, si trova a Furore, a 250 s.l.m.,  a circa 10 km a ovest della più conosciuta Amalfi. I vigneti in questa zona assomigliano più ad asciugamani che a campi. Quasi non c’è posto su questi ripidi pendii e la vite sembra far fatica ad aggrapparsi alle rocce dolomitiche-calcaree di questo pezzo della costa amalfitana. D’ora in poi quando penserò alla viticoltura estrema, mi verrà sicuramente in mente il lavoro faticoso svolto da quest’azienda.

Viticoltura eroica Marisa Cuomo

Purtroppo i proprietari Andrea Ferraioli e Marisa Cuomo non hanno potuto presidiare alla presentazione dei loro vini e la degustazione è stata affidata a Massimo Tortora e ad Andrea Baldeschi.

Stupenda la grande sapidità di questi vini. Al naso si sentono le rocce su cui sono cresciute le viti a cui si aggiunge in bocca qualche chicco di sale. Nell'annata 2011 spicca una decisiva freschezza mantenuta anche nel 2008 e 2007 (un po’ meno nel 2009). 

L’aspetto più interessante dell’assaggio sono però I vitigni utilizzati per la produzione del Costa d'Amalfi Bianco Fiorduva:  Fenile (30%), Ginestra (30%) e Ripolo o Ripoli (40%), tutti su piede franco. Non sono proprio vitigni conosciutissimi. I più importanti in questa cuvée sono il Ginestra e il Ripolo. Il primo riporta  - indovinate? - sentori di ginestra e dopo qualche anno di invecchiamento libera (come anche il Ripolo) profumi che ricordano un Riesling della Mosella.  Nei vini in degustazione erano ben presenti soprattutto nell’annata 2007. Sempre in evidenza invece le tipiche note di albicocca, miele e frutta esotica.

Una vendemmia nella terza decade di ottobre, tardiva rispetto al periodo di maturazione di queste uve autoctone (seconda e terza  metà di settembre) ha reso disponibile un elevato livello di zuccheri nel mosto. Di conseguenza il vino porta 13,5% in etichetta e in bocca i vini si presentano caldi.

Firma di questi vini pluripremiati è l’enologo Luigi Morio.

Infohttp://www.marisacuomo.com

Per approfondirehttp://mariaenrica-vinivitigni.blogspot.it/2013/09/fiorduva-e-tintoredue-interessanti.html